Volente o nolente devo ammetterlo, la quasi totalità dei protagonisti che ad oggi hanno fatto la storia del design, sono uomini. Vuoi per una questione di possibilità o per una questione di emancipazione femminile che caratterizzava quel momento storico, le donne hanno avuto nel panorama del design degli anni 50/60 uno spazio molto ridotto.
Ma poi abbiamo lei, una personalità di spicco, una donna che, tra tutte, è riuscita a ritagliarsi un posto d’onore in quel tipo di contesto. Sto parlando ovviamente di Gae Aulenti!

Gae Aulenti nacque a Palazzolo della Stella in provincia di Udine nel 1927 e morì a Milano nel 2012.
E’ stata un architetto, una designer e una scenografa di rilievo nel panorama nazionale ed internazionale, e ci ha regalato alcuni tra i prodotti più rinomati di sempre, sia in Italia che all’estero.
Si formò professionalmente nella Milano degli anni ’50 laureandosi al Politecnico (nel 1953 per la precisione) e in seguito lei stessa insegnò, prima presso la Facoltà di Architettura di Venezia e poi, tornando alle origini, proprio al Politecnico.
La designer portò con sé una poetica particolare, che seguì per tutta la sua attività di progettazione.
Per lei era fondamentale pensare un oggetto, un’architettura, o comunque un progetto, sempre in relazione alla città, che è il luogo di rappresentazione della storia umana.
relazione alla città, che è il luogo di rappresentazione della storia umana.
Disse infatti:

Qualunque oggetto dell'uomo, monumento o tana, non può eludere il suo rapporto con la città, luogo di rappresentazione della condizione umana; la sua analisi è quindi possibile solo se si può definire l'oggetto forma discontinua dell'insieme: se si può dimostrare in che modo esso vi trovi il suo posto e la sua legge di apparizione

Il prodotto che preferisco di Gae Aulenti è senza dubbio la lampada Pipistrello, che è forse anche quello più conosciuto.



Per il suo cinquantesimo compleanno, nel 2015, ne sono state realizzate anche due nuove versioni: una dorata e una placcata oro 24K.
Eccola…ti piace? Indovina? Io sono già “totally in love” 🙂

Qui altre sue importanti, e a volte irriverenti, creazioni tra light e product design:










