Studenti della creatività, il vostro luogo è RUFA – Rome University of Fine Arts

|

È trascorso un mese da quando sono stata invitata all’open day di RUFA – Rome University of Fine Arts. La mia trasferta nella capitale è stata fugace, appena una notte nel quartiere San Lorenzo, eppure mi ha lasciato dei momenti di confronto importanti che oggi ci tengo a raccontarvi.

 

Prima di tutto, trovarsi per una volta al di qua della linea che separa studenti e docenti è stata un’emozione che porterò a lungo con me. Il mio intervento non è stato di certo una lezione, quanto piuttosto un dialogo aperto in cui sono stata invitata a raccontare la mia storia personale e professionale, ma avere una platea di giovani pronti ad ascoltarmi e fare domande ha inevitabilmente proiettato i miei ricordi ai miei anni da studentessa.

Open dialogue with students
My interview during RUFA Open Day

Prima l’istituto d’arte, poi gli anni alla facoltà di architettura, i duri mesi post-laurea in cui mi dividevo tra stage aziendali e lo sviluppo del mio progetto personale ed infine l’avvio della mia carriera da libera professionista. Cosa mi ha spinto a non mollare mai durante le puntuali difficoltà che si sono presentate in ogni fase del mio percorso? La creatività che alimentava le mie giornate. È proprio grazie agli stimoli creativi che ho trovato la mia chiave espressiva per impostare al meglio il mio lavoro.

 

Ecco perché ho colto al volo l’invito a partecipare all’Open Day RUFA. Non la solita cerimonia noiosa, tutta facce di circostanza e sbadigli galoppanti, ma un vero e proprio happening artistico e multidisciplinare, in cui ogni spazio dei 1500 metri quadri del Pastificio Cerere si è animato di mille sfaccettature creative.

One of the many RUFA laboratories
Happening design everywhere in RUFA

In questo breve estratto di intervista che ho rilasciato ai microfoni di Rufa parlo del legame fra idee e arte.

 

Quello che ho constatato è che RUFA, l’Accademia di Belle Arti riconosciuta dal Miur, è un nido di esperienze elettrizzanti, in cui passioni e peculiarità di studenti e docenti prendono il volo in ogni aula e in ogni laboratorio. Stimoli e ispirazioni sono l’anima più viva del contesto accademico romano, assieme ad un ventaglio di proposte formative che dà modo ad ogni studente di approfondire le proprie ambizioni e apprendere metodi e tecniche di lavoro.

 

La creatività non si insegna facilmente, va stimolata e coltivata, ampliando i propri orizzonti di interesse. Si va a lezione di creatività ogni volta che leggiamo un romanzo, visitiamo una galleria d’arte contemporanea, ci appassioniamo ad un film. Le fine arts infatti si nutrono di contaminazioni, sono degli happening continui. Per dirla in parole semplici, chi ad esempio ha studiato scultura, sarà di sicuro entrato in contatto con altre arti, magari fotografia, pittura o scenografia.

Chi è fortunato come me, invece, oltre a mille stimoli creativi, trova anche una super-socia che completa e amplia la strutturazione di un progetto su cui lavorava da tempo.

Q&A during RUFA open ceremony
My super business partner, Giulia Grilli

Dunque, di cosa necessitano gli studenti della creatività oltre che di spazi stimolanti, lezioni e docenti coinvolgenti? Ovviamente, dei cosiddetti “ferri del mestiere”. Che siano scalpelli, pitture sintetiche o computer performanti, ogni creativo ha più cassette degli attrezzi dalle quali attingere per dare vita e forma al proprio lavoro. Dal cinema alla fotografia, dalla pittura alla scultura, dalla scenografia e al graphic design, nessun studente che ambisce a diventare un professionista può farne a meno.

 

Il pastificio Cerere è un contenitore d’eccellenza per tutte le attività didattiche ed extra-didattiche di RUFA. Dopo la cessazione dell’attività produttiva negli anni ‘60 (sì, il Pastificio Cerere è stato veramente un pastificio in cui si producevano farina e pasta), è diventato teatro di un inedito fermento culturale che ha lanciato il Gruppo di San Lorenzo, un collettivo di artisti che al suo interno ha annoverato nomi come Gianni Dessì e Giuseppe Gallo. Provate a farvi un giro dentro il labirinto di spazi di RUFA, troverete un edificio con una forte anima industriale restituito alla comunità studentesca come hub culturale permanente in cui poter sviluppare ogni guizzo creativo.

Cultural hub in RUFA
Zerocalcare, one of the most famous and appreciated Italian cartoonists, guest at RUFA Open Day
Look at those banana trees!!!

E poi, devo dirla tutta, nella terrazza adiacente allo spazio dell’happening, c’erano (suppongo ci siano ancora adesso) dei banani grandi abbastanza da smuovere in me una sana invidia!

Creativi di tutto il mondo, uniamoci e facciamo sentire la nostra voce! È questo il mio appello, sia per chi è in dubbio sulla scelta del proprio percorso di studi sia per chi è alla ricerca di lavoro o per chi un impiego ce l’ha già. Essere creativi in compagnia è sempre meglio!

 

Articolo sponsorizzato da RUFA – Rome University of Fine Arts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *