Ogni cosa ha il suo tempo, ma ci sono oggetti e tecniche artigianali che superano i confini della storia per restare a lungo nelle nostre memorie. Tra queste di sicuro la tecnica dell’intarsio.
L’intarsio è quel procedimento artigianale che ricrea delle decorazioni su una superficie mediante l’inserimento di materiali diversi rispetto alla base sottostante. La storia che vi racconto adesso è molto antica ma giunge fino al nostro presente.
I primi cenni riconducibili a quest’arte di incastonatura fanno capolino durante l’epoca egizia (parliamo del periodo che va fino al 3900 a.C.). Infatti i ritrovamenti di cofanetti intarsiati in avorio e legno all’interno delle tombe egizie sono numerosi. In Asia Minore l’intarsio compare intorno al 350 a.C, caratterizzato e riconoscibile dall’uso di pietre dure e madreperla.
Nei secoli questa antica arte viaggia fino ad arrivare in Europa e a diffondersi soprattutto in Italia, in particolare in Toscana. Durante il periodo dell’Impero romano, nella penisola italiana, questa tecnica prende anche il nome di tarsia o intarsia . Era già il 300 d.C.
Inizialmente si parla di tarsia certosina, la cui origine è da far risalire ai monaci certosini che realizzavano i manufatti. Storicamente gli intarsiatori iniziarono a perfezionare le tecniche di intarsio, a inventarne di nuove, ad aggiungere difficoltà tecnica all’esecuzione e veridicità visiva alle opere che andavano a creare. Gli intarsiatori senesi, in particolare, erano tanto capaci da detenere il monopolio delle commissioni dei lavori per oltre cento anni.

Durante il 1400, soprattutto in Toscana gli intarsi si arricchirono di giochi prospettici e ombre, tanto da divenire veri e propri “quadri”. A partire dal 1500 la creatività era tale da presentare decorazioni geometriche ripetute sulla falsariga dei pattern moderni.

Piccola curiosità: il termine intarsio deriva dall’arabo tarsi, che significa connettere. Oggi, a distanza di secoli dal momento di sua maggiore diffusione, l’intarsio torna in qualche modo protagonista in Toscana, nella mia Siena, in particolare connesso in questo blog. La sapiente arte dell’intarsio reinterpretata in chiave moderna è infatti il tema su cui mi sono voluta concentrare per introdurre un particolarissimo orologio a muro che mi è stato regalato da ArosioMilano.

ArosioMilano è un’azienda tutta italiana, sintesi perfetta dei concetti di artigianalità e know-how, che nasce dall’esperienza di MidArte, già alla quarta generazione di mobilieri.
La famiglia di ArosioMilano oggi, oltre al genio creativo di papà Gianni, si avvale anche della tenacia dei figli Sarah, Davide e Marco. Questa famiglia poliedrica ha saputo interpretare in chiave moderna l’antica tecnica dell’intarsio, applicandola alla realizzazione di orologi a muro.
Pochi giorni fa mi è stato recapitato a casa l’orologio a muro SAMADA CONTRAST, un gioiello di legno intarsiato, realizzato dagli Arosio. Questo orologio da parete è un oggetto dalla linea contemporanea che unisce nei suoi intarsi essenze di legno pregiate come faggio, acero, wengé, noce canaletto e noce italiano. Le finiture sono opache, mentre la struttura interna è in pasta di legno. Il suo diametro è di 60 cm – quindi molto ampio – perfetto per mettere in risalto i dettagli. Per farvi apprezzare al meglio la precisione dell’intarsio, lascio che siano i vostri stessi occhi a giudicare.



La collezione a cui fa capo si chiama SAMADA e nel dna di questo nome è impressa tutta la storia e l’amore della famiglia Arosio. Gianni, infatti, ha messo insieme la prima sillaba dei nomi dei suoi figli (Sarah, Marco e Davide) per dare vita a SAMADA.
A mio avviso, SAMADA CONTRAST è il prodotto che meglio si adatta ai diversi stili di arredamento delle nostre case. Penso che all’interno delle collezioni proposte da ArosioMilano sia l’orologio a muro più versatile. Si inserisce alla perfezione sia in contesti moderni che in quelli più tradizionali, a patto che i toni della casa siano neutri o caldi. Per case caratterizzate da tonalità più fredde, la versione TECH o la special edition SILVER, sempre del modello SAMADA, sono perfetti.

Almeno per me la scelta del modello di orologio a muro è stata un po’ combattuta. La special edition GOLD o il modello NATURAL mi hanno tentata davvero molto. Il suggerimento che vi do è quello di mettervi comodi e di dare un’occhiata a tutte le versioni degli orologi d’arredo proposti da ArosioMilano. Potete trovare qui tutte le collezioni attualmente in produzione. È incredibile quanto il made in Italy e l’alto artigianato italiano abbiano saputo tramandarsi negli anni tecniche e sapienza manifatturiera. La famiglia Arosio con ArosioMilano ne è la perfetta dimostrazione.
ARTICOLO REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON ArosioMilano