17 aziende francesi di design bussano alla porta dell’Italia grazie a Business France

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Business France, Italia e Camilla Bellini

Ci sono 17 aziende francesi, una designer italiana, l’Agenzia nazionale al servizio dell’internazionalizzazione dell’economia francese e la piattaforma digitale MOM creata dal Maison&Objet. Potrebbe sembrare l’inizio della più classica delle barzellette invece sono i protagonisti del nuovo progetto che mi vede coinvolta insieme a Business France. L’obiettivo di questo ambizioso progetto è far conoscere 17 aziende francesi di design in Italia. Quali sono queste aziende francesi? Andiamo per gradi.

La vicinanza commerciale tra Francia e Italia

Tra Francia e Italia c’è sempre stata una vicinanza non solo geografica ma anche sul piano della qualità. Dal cibo alla moda, dalle automobili al design, passando per l’arte e l’architettura, questa vicinanza si è espressa praticamente in tutti i campi, spesso diventando anche contrapposizione, rivalità. Sul piano economico e dei mercati, Francia e Italia sono sempre stati ottimi partner. Ecco perché, mettendo da parte il tifo calcistico, ho chiesto a Frédéric Chailloux, responsabile del settore design di Business France, di spiegarci il ruolo dell’organizzazione in questa breve intervista. 

L’intervista a Frédéric Chailloux, responsabile settore design di Business France Italia

Le imprese francesi che vogliono operare nel mercato italiano necessitano di informazioni legate alle opportunità. Business France li mette in contatto con partner, agenti, architetti e negozi italiani, sensibilizzando la stampa e gli influencer per far conoscere e apprezzare il Made in France, chiarisce Frédéric. 

A questo punto non posso non chiedere quanto le aziende francesi appartenenti al mondo del design credono nella potenza della comunicazione digitale.

Direi tantissimo: il settore del design è per tradizione internazionale e il Salone del Mobile di Milano ne è il perfetto esempio. Le sfide che possono incontrare le imprese del settore del Design sono piuttosto legate alla modalità d’uso degli strumenti digitali: come trovare il giusto equilibrio tra la relazione fisica (con i negozi, gli agenti, gli architetti…) e la strategia digitale (dai social media all’e-commerce) e gli sforzi che deve affrontare un’azienda estera per gestire la sua comunicazione digitale su diversi mercati e in diverse lingue. Tutti credono nelle potenzialità del digital, pochi sanno o hanno i mezzi per sfruttarle al meglio.

Tra Francia e Italia c’è sempre stata una sorta di rivalità storica. Sul fronte dei mercati e dell’economia, invece, quanto è forte il legame tra Italia e Francia in ottica di business?

Il legame e le relazioni economiche tra Italia e Francia sono strettissimi: entrambi sono rispettivamente i secondi partner commerciali da anni. Nel settore del Design poi sono numerose le collaborazioni tra designer francesi e produttori italiani. Chiaramente l’industria italiana del mobile è fortissima e gli scambi tra i nostri paesi sono squilibrati a favore del Made in Italy ma anche la Francia ha eccellenti imprese che hanno una produzione di alta e altissima qualità. C’è poi il settore del complemento d’arredo e dell’arte della tavola dove direi che la produzione francese è di primissima importanza tra le manifatture di tradizione storica e i cosiddetti “editeurs” che permettono creazione e produzione di incontrarsi, dimostrano grande creatività e dinamismo.

Tra Facebook, Instagram e altre piattaforme social, quali sono quelle che le aziende francesi preferiscono?

Instagram è lo strumento per eccellenza per i designer del settore dell’arredamento in quanto consente di creare una strategia di visual content marketing davvero efficace. Si tratta di un social che potremmo definire nativo internazionale per la poca presenza di testo e quindi che permette di affrancarsi dal problema della lingua. Tuttavia, se un marchio vuole comunicare con i retailers o con gli architetti, la dimensione della base degli iscritti a Facebook rimane eccezionale e in alcuni casi anche Linkedin può essere utile per entrare in contatto one2one con i professionisti giusti. 

Quanto conta il sapore della tradizione per queste realtà di design?

Il settore del Design è caratterizzato da un savoir-faire che è prima di tutto artigianale, in Francia come in Italia. Questo elemento costituisce il DNA delle imprese. Poi c’è lo stile, la linea creativa, che raccoglie l’innovazione e le idee di tantissimi giovani Designer che la Francia sa fare emergere. Bisogna anche tenere conto dei mercati che un marchio vuole presidiare: certo il contemporaneo premia l’innovazione e la creatività ma in alcuni paesi, e anche in alcune regioni d’Italia, il gusto per l’arredamento e la decorazione rimangono molto classiche.

17 aziende francesi bussano alla porta dell’Italia: ecco chi sono

Grazie alla piattaforma MOM, possiamo scoprire tutti i dettagli relativi a queste aziende di design. Le lingue disponibili sulla piattaforma sono inglese e francese, ma tutto il sito è di semplice fruizione. Qualche anno fa ha anche dedicato uno spazio a una mia selezione di prodotti. Ecco le aziende che sto presentando all’Italia:

Objeckto si occupa di arredo e complementi, distribuendo in tutto il mondo realizzazioni di alcuni designer accuratamente selezioni. Parliamo di personalità come Paulo Mendes da Rocha e Maurício Klabin.

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La storia di Chaises Nicolle inizia nel 1913 con la forgiatura di dischi di metallo e prosegue fino ai nostri giorni con la produzione di sedute e sgabelli pensati per ristoranti, caffetterie, bistrot, uffici, showroom, negozi e spazi di lavoro.

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La Maison Taillardat è specializzata nella creazione di mobili e sedute di alta qualità ispirati all’estetica francese del XVIII secolo. Utilizza la famosa tecnica della vernice a tampone, caratteristica che ha fatto guadagnare all’azienda il titolo di “Entreprise du Patrimoine Vivant”.

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Altra azienda a vantare lo stesso titolo è Moissonnier, diventata negli anni un segno distintivo del lusso francese. Tra storia e avanguardia estetica, realizza commesse speciali per progetti residenziali e alberghieri in tutto il mondo.

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JC Bordelet ci porta invece nel settore dei caminetti in metallo, che giocano un ruolo fondamentale anche sul piano del design, conferendo un tocco caldo e moderno agli ambienti. Sul loro sito è presente un configuratore in 3D che aiuta a simulare in realtà aumentata i camini all’interno dei propri spazi.

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Le tecniche tradizionali incontrano le nuove tecnologie per fabbricare mobili contemporanei, curati nei minimi dettagli all’esterno e all’interno di ogni pezzo. Questo è il know-how che caratterizza tutta la produzione di mobili di Duvivier.

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Gli spazi outdoor sono l’habitat naturale preferito da Fermob, azienda che realizza mobili, illuminazione e accessori per gli spazi esterni. La libertà creativa del brand dà vita a progetti di mobili audaci e ambiziosi, che combinano bellezza, pragmatismo e comfort.

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L’azienda Adjao ha un legame intrinseco con la natura. La maison progetta e produce pezzi di illuminazione unici, creati con materiali ed elementi naturali, capaci di portare luce e creare un’atmosfera calda e unica. Il lusso della semplicità è la sintesi perfetta della loro filosofia produttiva.

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Ogni anno la coltelleria Claude Dozorme converte quasi 10 tonnellate di acciaio proveniente dalle principali acciaierie in Francia, Germania e Svezia. Dopo oltre 45 fasi (molte delle quali ancora manuali e altamente artigianali), tale acciaio diventa posata. Si ottengono così le posate di lusso legate alla gastronomia francese.

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Se un’azienda è fondata nel 1859, va da sé che racconta oltre 160 anni di storia e know-how. Da allora, Verdier Coutellerie dà vita a prodotti 100% made in France, promuovendo e sostenendo le imprese locali nella realizzazione di coltelli professionali e domestici, utensili da cucina, posate e coltelli tascabili.

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Maison Pouenat dal 1880 trasforma il metallo in creazioni artistiche dalle forme ricche e audaci. Da 50 anni realizza anche collezioni di mobili e illuminazione, sviluppando collaborazioni con architetti rinomati che hanno reso l’azienda famosa in tutto il mondo. 

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Lo studio di design Lyon Béton crea mobili e accessori audaci grazie a un diverso approccio al design basato sulla lavorazione del cemento. I complementi d’arredo e gli accessori in cemento sono realizzati in combinazione con materiali come il metallo e il vetro.

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Dal 1990 Louis Roitel ha orientato le sue produzioni sempre più verso la nicchia del lusso, sviluppando l’attività di commesse su misura per palazzi, istituzioni prestigiose, ristoranti gourmet e altri contesti di alta qualità. Preservando la tradizione e aprendosi all’innovazione, l’azienda vanta il titolo di “Entreprise du Patrimoine Vivant”.

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Dal 1475 creano prodotti senza tempo, unendo il loro particolare stile alla durabilità del vetro. I designer di La Rochère lavorano per vestire le tavole contemporanee di tutti i giorni con le loro creazioni uniche e con un know-how legato al vetro artigianale che risale a oltre 500 anni fa. 

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È focalizzandosi sul senso del dettaglio e sulla ricerca di materiali nobili che LK Le Vaillant  ha costruito i suoi principi e la sua filosofia produttiva. L’azienda realizza arredi e progetti in ambito residenziale, alberghiero, commerciale e nautico (interni degli yacht). 

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Grav’Or ha reinventato il vetro a livello globale, trasformando negozi, hotel e residenze private in location uniche. Il brand è specializzato nelle tecniche di lavorazione del vetro, supportate dal lavoro di un innovativo reparto ricerca e sviluppo.

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C’è un accessorio creato da due ingegneri francesi che consente la creazione di un calore gradevole e conviviale. È Qaito, concepito per facilitare l’accensione ed il mantenimento del fuoco nei camini e nelle stufe a legno. Tale innovazione che ottenuto la Medaglia d’Oro al Concorso LEPINE. 

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Per ulteriori approfondimenti, sulla piattaforma MOM trovate in inglese e in francese tutti i dettagli di queste aziende, con la possibilità di visitare il loro sito e contattare direttamente la realtà a cui si è interessati.

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